CRISTIAN PAGANONI

Sono scappato dall’asilo dopo pochi giorni!

Ho passato i migliori momenti della mia infanzia a saltare da un albero all’altro; sdraiato sull’erba a guardare le nuvole e contemplando la pioggia dal terrazzo di casa.

Preti e suore venivano a cercarmi a casa per il catechismo, ma la natura era la mia casa e la mia chiesa.

Da bambino non capivo certi atteggiamenti dei miei coetanei e di molti adulti e questo mi ha fatto pensare di essere capitato sul pianeta sbagliato ma poi ho capito che tutto ha un senso... o forse no. :-)

La parola "obbligo” non mi è mai piaciuta ma crescendo ho capito che la maggior parte degli obblighi sono scritti solo nelle nostre convinzioni. Comunque sono per la LIBERTA'!

Ho iniziato presto a farmi domande esistenziali e la ricerca di risposte ha plasmato parte del mio percorso. Da adolescente ho iniziato a studiare e praticare le arti marziali, prendendo a modello l’inarrestabile Bruce Lee. Grazie a lui ho scoperto la passione per il corpo e l’interesse per le discipline e le filosofie orientali.

La lezione più preziosa che ho appreso da Bruce è la ricerca oltre l’apparenza, l’assenza di dogmi e rigidità e l’andare all’essenza, passando al setaccio ciò che funziona senza legarmi ad un credo o ideologia.

Oltre alle arti marziali, ho sempre avuto una grande passione per il motocross che mi ha trasmesso forza, libertà, passione e mi ha mostrato il valore dei piccoli risultati per i quali devi dare l’anima per arrivarci.

Altri sport che mi hanno fatto divertire e mi hanno insegnato molto sono l’apnea, il free climbing e la subacquea, dove serve equilibrio fisico e mentale, calma, preparazione e respiro.

A 15 anni, dopo aver abbandonato la scuola, ho iniziato subito a lavorare per essere indipendente. Ho passato diverse mansioni, alcune pesanti e stimolanti, altre noiose e ne ho tratto due insegnamenti:

  • ho imparato ad adattarmi, anche in contesti poco piacevoli
  • ho visto la sofferenza di chi tira avanti con una vita che non gli piace, senza la forza di cambiare

Arriva poi il momento della Naja, dove finché ci si addestra mi diverto, per poi ritrovarmi di nuovo ai “senza senso” come accadeva a scuola. No, la Naja così non mi va. Fortunatamente era il periodo della missione in Somalia, allora decido di partire come volontario e la mia Naja si trasforma in un’esperienza memorabile.

Finita la Naja sono tornato al lavoro e, dopo qualche mese, un operaio sulla cinquantina mi guarda con la faccia da uomo distrutto e mi dice “Cosa ci fai qui? Cambia finché sei in tempo!

La sua frase mi gira in testa per un bel pò di tempo, finché un giorno, chiuso in un capannone a saldare tubi nelle posizioni più assurde per cercare di migliorare il mio stretching, decido di dare una svolta. Nasce l’ambizione e il desiderio di fare qualcosa di mio, devo trovare idee e così compro una nota rivista di business, “Millionaire”. Passo diverso tempo a sfogliarla, finché un giorno trovo un annuncio della Technogym e mi si accende la lampadina. Ecco cosa farò: aprirò un centro fitness! (Così avrei unito l’utile al dilettevole) E così faccio nel 1997.

Qui nasce e cresce in modo esponenziale la mia passione e il mio interesse nel trovare soluzioni per rimettere in forma i miei clienti.

La formazione continua e approfondisco molte discipline, sperimento allenamenti, diete, terapie.

Diventa una ricerca quotidiana di informazioni su questi temi, spinto dalla mia voglia di imparare, dalla mia sete di saperne di più.

Il mondo del corpo è vastissimo e non si impara mai abbastanza, ma piano piano trovo il filo conduttore tra l’esperienza delle arti marziali, la ricerca della consapevolezza e l’interesse per il respiro.

Approdo nel mondo della posturologia e, nello stesso tempo, vado ad approfondire le discipline olistiche, la meditazione e faccio qualche viaggio per incontrare e farmi “trattare” da terapisti e maestri.

In quel periodo faccio una vera e propria scorpacciata di conoscenza e ho la fortuna di poter mettere in pratica quello che imparo, selezionando solo quello che funziona, per poi trasmetterlo ai miei clienti.

Tutto procede a gonfie vele, ma io sono un “cavallo pazzo” e, invece di cavalcare l’onda, continuo a sognare una vita selvaggia su un’isola deserta a raccogliere cocchi e fare pesca subacquea.

Visto che il centro fitness sta in piedi anche da solo, io parto per Capo Verde con biglietto di sola andata. È un periodo turbolento, lì mi ritrovo a guardarmi i piedi nudi mentre cammino su strade di terra battuta e provo un gran senso di libertà. Dopo qualche settimana, mi trovo alla ricerca di un terreno da acquistare per farci un business 😀

Dopo 5 settimane è ora di tornare, c’è il matrimonio di un amico e non voglio mancare.

Nei primi mesi del 2003 lascio le chiavi del centro ad un acquirente. Chi mi dava del pazzo quando volevo aprire, poi mi dava del pazzo perché volevo vendere. Che ti devo dire… io faccio quello che sento!

Inizia un periodo sabbatico: faccio tutto il percorso per diventare istruttore di sub, con il desiderio di andare a insegnare in Madagascar.

Benché abbia un’esperienza di oltre 100 immersioni, mi dicono di “farmi le ossa” a Sharm el Sheikh. Parto e ci resto un mese. Nel frattempo stava iniziando anche la relazione con Federica, che oggi è mia moglie. Questo cambia le mie priorità e di conseguenza le mie scelte.

Tornato a casa mi formo come massofisioterapista e continuo ad accumulare esperienze.

Attorno al 2008 scopro il mondo dell’online e nel 2009 apro il mio primo blog per condividere quello che ho imparato, sperimentato e che ha funzionato negli anni.

Nello stesso periodo, quello che trasmetto e insegno prende il nome di Allungati e Respira.

Nel 2011 confeziono il primo corso dedicato al Respiro ed è un successo. Capisco la forza dell’insegnamento online: ti permette di portare ovunque il tuo messaggio. Mi accorgo che le persone iscritte al corso, mettono in pratica e ottengono risultati importanti anche senza incontrarmi in presenza.

A quel punto, avrei potuto continuare a vendere i miei corsi online senza farmi troppe domande e… e invece no, perché dovevo ancora fare i conti con la mia irrequietezza, che ancora non si era placata.

Faccio, tolgo, rifaccio, elimino… divento papà due volte, mi sposo, vado in Amazzonia con gli Sciamani, medito, leggo molto e rifletto.

Ma solo due cose riescono sempre a riportarmi nel mio centro:

  • il contatto con la natura
  • le mie pratiche di Allungati e Respira

Ogni decisione difficile passa attraverso questi due filtri.

Per diversi anni vado a corrente alternata: per mesi mi impegno a scrivere e condividere tramite web, poi sento il richiamo della foresta e me ne vado per boschi. Nonostante il mio andirivieni le persone interessate aumentano.

Due eventi in particolare iniziano a darmi stabilità (se così si può chiamare):

Ma quale stabilità? A piace imparare, sperimentare, vivere e insegnare. Non mi interessa la stabilità, io voglio Respirare a pieni polmoni questa vita!

A modo mio mi piace condividere quello che imparo e se questo porta Respiro anche nella vita di altre persone, ne sono felice.

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